Valsalice in pellegrinaggio
di Cecilia Vergnano
Dal 7 al 13 agosto 2018 alcuni studenti del Movimento Giovanile Salesiano, noto molto più semplicemente come MGS, accompagnati dal professor don Mario Fissore, hanno partecipato con tutta l’Ispettoria salesiana di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania al cammino sinodale verso Roma. Proprio a Roma infatti nei giorni dell’11 e del 12 agosto ha avuto luogo il sinodo convocato da Papa Francesco dal nome “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Tutti i 250 ragazzi interessati della nostra ispettoria si sono trovati a Valdocco al mattino del 7 agosto per partire in direzione di Firenze, la prima tappa del pellegrinaggio. Dopo diverse ore di viaggio, il gruppo è arrivato alla casa salesiana dove abbiamo mangiato e dalla quale siamo poi partiti nel primo pomeriggio per visitare alcune chiese di Firenze. Terminata la Messa nella chiesa di San Lorenzo, abbiamo cenato e poi partecipato ad una serata di balli e giochi organizzati dall’oratorio di Venaria.
La prima giornata è terminata con la buonanotte dell’ispettore, don Enrico Stasi, ex direttore di Valsalice, per seguire la tradizione di Don Bosco, in cui ci ha esortato ad essere ragazzi “normali, sorridenti e coraggiosi”. Dopo il pernottamento nella palestra della casa si è svolta la seconda e ultima giornata in cui abbiamo visitato la basilica di Santa Maria del Fiore, il museo del Duomo e l’Eremo, dal quale si ha una vista mozzafiato di tutta Firenze. La giornata si è conclusa con la veglia, un momento di raccoglimento guidati da alcuni versi di Dante. Il mattino del 9 agosto il gruppo si è messo in viaggio verso Assisi, città di San Francesco, nella quale siamo rimasti per due giorni. Divisi in sottogruppi abbiamo visitato la città, soffermandoci su alcune chiese, quelle di: San Francesco, San Damiano, San Rufino e Santa Chiara, fino a tornare ai piedi della città per celebrare l’Eucarestia nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. Il giorno seguente è stato dedicato al silenzio, iniziato con il discorso dell’ispettore sulla santità e terminato nel pomeriggio dopo la camminata fino all’Eremo delle Carceri, luogo suggestivo a 4 km da Assisi. Durante la salita, anche se nel silenzio, si sentiva il sostegno dei compagni che, come te, stavano percorrendo una strada in salita sotto il Sole. È in momenti come questi che si apprezza la presenza dell’altro, che ti rivolge un sorriso nonostante la fatica, che ti offre un sorso di acqua, che anche se non è un tuo amico stretto è pronto ad aiutarti. Una volta scesi, siamo tornati nella basilica di San Francesco per la Santa Messa, circondati da centinaia di metri quadrati di affreschi di Giotto e altri celebri artisti italiani.
Dopo la nottata a Gualdo Tadino, dove abbiamo alloggiato per questi due giorni, siamo partiti alla volta di Roma. Nonostante alcuni disagi iniziali che hanno provocato un ritardo sulla tabella di marcia di qualche ora, siamo arrivati a Roma e ci siamo recati al Circo Massimo, con altri 70.000 giovani da tutto il mondo.
E se sembra quasi impossibile fare silenzio in una classe da 20 persone, farlo in 70.000 dovrebbe davvero esserlo. Ma non lo è stato. 70.000 persone in silenzio, che, alle prime note, hanno iniziato a cantare e poi hanno pregato insieme. Poi il Papa ha risposto a domande su temi molto attuali e interessanti per noi giovani, facendo ripetere una frase più volte, in modo che entrasse bene nella memoria di tutti: “Non ho mai conosciuto un pessimista che abbia concluso qualcosa di buono”. Stando in mezzo a tutte le altre persone ci si rende conto di essere parte di qualcosa di grande e di bello. Bello come la città di Roma che, di giorno e di notte, è stata disponibile per tutti i giovani che si sono presentati all’incontro. Incontro che si è concluso dopo la Messa e l’Angelus del Papa in piazza San Pietro il giorno dopo. Terminata questa esperienza a Roma, l’MGS si è recato a Loreto, la tappa finale del pellegrinaggio, per concludere in bellezza. E come ha detto don Stefano Mondin: “La presenza di Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e giovani ha reso questa condivisione il vero valore aggiunto dello stare insieme”.