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4 Ottobre 2013

Il Museo Don Bosco a EuromineralExpo

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Il nostro Museo di storia naturale Don Bosco sarà presente alla grande esposizione mineralogica internazionale EuromineralExpo a Lingotto Fiere da oggi 4 ottobre al 6. Siete tutti invitati a partecipare.

Clicca qui per visualizzare il manifesto.

Ecco gli eventi previsti:

Plaza Preciosa

Una piazza virtuale all’interno dell’EUROMINERALEXPO in cui trovare alcuni dei maggiori gioellieri e artigiani dell’arte orafa.

LA PESCA ALL’ORO

Visto il grande successo di pubblico che riscuote la dimostrazione della ricerca dell’oro alluvionale setacciando le sabbie dei fiumi, anche quest’anno all’Euromineralexpo di Torino verrà allestito il diorama che ricostruisce l’alveo di un fiume per permettere a tutti i visitatori di cimentarsi nella ricerca del prezioso metallo con il ritrovamento di vere pagliuzze d’oro.

Ai visitatori che si fermeranno verranno spiegate tutte le varie tecniche di ricerca, dalla tradizionale “batea” alla più complessa “canaletta”.

VIVI LA PRESTORIA

EUROMINERALEXPO si ammanta di magia con la collaborazione di Alfio, Ilaria e Marco Tomaselli. Grazie alle loro performance, i visitatori potranno vivere un viaggio ideale attraverso la parte più antica della nostra storia. Per mezzo di semplici nozioni, infatti, ripercorreranno le principali tappe dell’evoluzione umana. Attraverso l’utilizzo di pelli, pietra, legno e osso grandi e piccini potranno duplicare gli strumenti dei nostri antenati. Tali esperimenti permetteranno agli ospiti di comprendere lo sforzo dell’uomo primitivo nella lotta per la sopravvivenza, nel suo impatto con l’ambiente e nelle sue esigenze di trasformare tale habitat. Non mancheranno poi momenti spettacolari, come l’accensione del fuoco e le tecniche di pittura preistorica. Un’occasione unica per vivere in diretta, come catapultati agli albori dell’umanità da una speciale macchina del tempo, le imprese dei nostri avi e i primi passi della nostra civiltà. www.archeologiasperimentale.it

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Mostre tematiche
IL GIGANTE DELL’ELBA IN ANTEPRIMA ALL’EUROMINERALEXPO

In anteprima assoluta un bellissimo campione di cristalli di pirite su ematite dell’isola d’Elba ritrovato in luglio 2013 del peso di oltre 50 chilogrammi, un vero e proprio Gigante della natura.

CELSO CRIDA – MEDICO E NATURALISTA PIEMONTESE

MINA, l’apprezzata esposizione tematica che negli anni ha affrontato vari aspetti della mineralogia descrivendoli sempre con competenza e rigore, si occuperà nel 2013 di Celso Crida, medico dentista di professione, naturalista per passione , noto collezionista torinese dei primi anni del 900. La sua storia mineralogica ha probabilmente inizio grazie alla conoscenza di Ferruccio Zambonini, al tempo direttore dell’Istituto di Mineralogia dell’Università di Torino.
Zambonini arriva allo studio di Crida nel 19014 come suo paziente in seguito ad un mal di denti e successivamente ne diventa amico. Come si è detto, fu molto probabilmente Zambonini a trasmettere a Crida l’interesse per la mineralogia, interesse che lo portò a costituire una collezione di circa 700 campioni, molti dei quali di elevata qualità. Alcuni di questi furono donati all’Università, mentre oltre 500 campioni vennero invece lasciati dagli eredi al Comune di Torino che a sua volta nel 1963 li donò al Politecnico, dove sono tuttora conservati. Una selezione di questi campioni sarà esposta a MINA in occasione di Euromineralexpo 2013.

MUSEO DON BOSCO DI VALSALICE

Trasformazione naturale dal regno animale e vegetale al regno minerale.
Saranno visibili campioni di fossili animali provenienti da diverse ere geologiche che hanno subito trasformazioni in minerali (radiolariti, ammoniti, ecc.)
Saranno inoltre esposte per la trasformazione dei vegetali in rocce campioni di stromatoliti della Namibia (alghe del precambriano) e opale xiloide provenienti dal Nevada e da Capo Horn (Cile).

Azione degli organismi viventi sull’evoluzione delle rocce.
Saranno esposti campioni rappresentativi di minerali e vegetali che hanno prodotto azioni sulle rocce sia di tipo distruttivo, che di tipo costruttivo.
In particolare per il primo caso (azione distruttiva) sarà possibile osservare campioni di rocce calcaree modificate per l’azione di litodomi provenienti sia dal Mediterraneo che dalla Terra del Fuoco e l’azione di vegetali su calcari della Val di Susa.
Per il secondo caso (azione costruttiva) sarà possibile vedere madrepore australiane e carboni provenienti da alcune località mondiali.

LA SCHEELITE DI TRAVERSELLA

Con una tematica dedicata alla scheelite, il Museo delle Miniere di Traversella presenterà questo importante e ricercato minerale, industrialmente utilizzato per ricavarne il tungsteno, esponendo alcuni rappresentativi campioni cristallizzati, di storici e recenti ritrovamenti e sotto forma di gemme di inusuale trasparenza e purezza. Dei pannelli didascalici ne illustreranno le caratteristiche e le curiosità. Dalle miniere di Traversella provengono i più grandi e perfetti cristalli di scheelite trovati sul territorio Italiano e probabilmente Europeo e sono presenti in molti Musei del Mondo.
Saranno anche esposti alcuni oggetti, strettamente legati a questo minerale, del periodo di attività estrattiva delle miniere di Traversella, e uno storico campione appartenuto a Quintino Sella, l’ingegnere che nel 1850 inventò, appositamente per le miniere di Traversella, la cernitrice magnetica, per la separazione della magnetite dai minerali non magnetici.

GRUPPO MINERALOGICO VALCHIUSELLA

Il GMV, in collaborazione con il Museo delle Miniere di Traversella, propone una ricca esposizione di campioni mineralogici, eccezionalmente rappresentativi, provenienti dalle miniere di Brosso, altra storica miniera sul territorio della Valchiusella.
Le miniere di Brosso sono state sfruttate principalmente per l’estrazione della pirite che è senza dubbio il minerale più comune ed abbondante, ma è famosa per la ricchezza di altre specie mineralogiche che si sono spesso presentate in eccezionali ed estetici campioni cristallizzati.
All’interno delle vetrine si potranno ammirare alcune delle specie più conosciute della miniera ed alcune meno note e tra queste un considerevole campione di quarzo di inusuali dimensioni ed un particolare cristallo “pseudo icosaedrico di pirite”.

L’Associazione Piemontese di Mineralogia e Paleontologia presenterà un’interessante mostra sulle agate con l’esposizione di coloratissime sezioni di questo minerale.

I PARCHI PALEONTOLOGICI ASTIGIANI

L’Ente Parchi Astigiani gestisce le aree naturali protette della provincia di Asti in cui l’aspetto peculiare è la notevole presenza di fossili di organismi marini e per valorizzare questi reperti sta realizzando il Museo Paleontologico dell’Astigiano.
Nello spazio espositivo dedicato nella manifestazione Euromineralexpo, attraverso una serie di pannelli descrittivi verrà spiegato il mondo dei fossili e la realtà paleontologica del Piemonte centrale. Sarà esposta inoltre la ricostruzione della mandibola del gigantesco squalo fossile Megalodonte, che dominò i mari di quasi tutto il mondo intorno ai 20 milioni di anni fa, insieme a numerose conchiglie fossili risalenti a circa 3 milioni di anni fa, estratte dalle aree astigiane.

AMMONITI

Nell’immaginario collettivo quando si parla di fossili si pensa subito agli AMMONITI. È infatti forse il fossile maggiormente conosciuto, possiede la tipica conchiglia a forma di spirale. Queste creature vissero in mare fra 415-65 milioni di anni fa, quando si estinsero insieme ai dinosauri.
Appartengono al gruppo dei Molluschi- Cefalopodi, nel quale oggi sono inclusi animali come i polpi, i calamari, le seppie e i Nautilus. Il nome “Ammonite” ha origine da un dio-ariete greco chiamato Amon.
La mostra tematica “EVOLUZIONE DEGLI AMMONITI” vuole dare una visione d’insieme di un gruppo di molluschi fossili tra i più importanti, studiati e collezionati al mondo. Gli Ammoniti erano dei molluschi che hanno popolato i mari ed oceani fra il Paleozoico e il Mesozoico, e si sono estinti con la grande crisi ambientale che ha provocato l’estinzione di massa alla fine del Cretaceo, la quale ha portato anche alla scomparsa dei Dinosauri. Questa estinzione portò alla definitiva scomparsa del 76% delle specie animali e vegetali del cretaceo tra cui i dinosauri. Oltre ai dinosauri scomparvero ittiosauri, pliosauri e tutti i rettili marini tranne i coccodrilli e le tartarughe. I gusci degli ammoniti erano e di estrema complessità e forma. Questo fattore ha dato l’input anche ai collezionisti attratti da tutta questa enorme variabilità di forme non solo per la sete di conoscenza ma anche per l’esteticità di molte forme. I gusci infatti potevano misurare da pochi millimetri a 2,6 metri di diametro. Si sono estinti insieme ai Dinosauri, che hanno condiviso con tali giganteschi animali un lungo periodo della storia della Terra, per poi scomparire insieme a loro misteriosamente 65 milioni di anni fa presumibilmente per l’impatto di un meteorite o per un cambio climatico dovuto a vari fattori. Nella mostra tematica sarà possibile visionare diversi cefalopodi provenienti da tutto il mondo, per citare alcuni paesi: Indonesia – Timor. Nigeria, Regno Unito, Russia, Germania, Marocco, Madagascar, Giappone, Cina, Grecia, Australia, Perù, Stati Uniti e Francia.

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